Simbolo degli Apostoli

Io credo

1. in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra
2. e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore,
3. il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine,
4. patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto;
5. discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte;
6. salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente:
7. di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
8. Credo nello Spirito Santo,
9. la santa Chiesa cattolica,
             la comunione dei santi,

10. la remissione dei peccati,
11. la risurrezione della carne,
12. la vita eterna. Amen.


6. Salì al cielo, e siede alla destra di Dio Padre Onnipotente

Con la sua risurrezione Gesù è entrato nella gloria del Padre; la sua avventura sulla terra si conclude con l’Ascensione in cielo, che segna l’entrata definitiva dell’umanità di Gesù nel dominio celeste di Dio. Cristo sale al cielo e siede alla destra del Padre, cioè diviene il Signore che regna ormai con la sua umanità nella gloria eterna di Figlio di Dio e intercede incessantemente in nostro favore presso il Padre, come sommo sacerdote dei beni futuri. Gesù dal suo cielo, da Dio, ci manda il suo Spirito e ci dà la speranza di raggiungerlo un giorno, avendoci preparato un posto. L’essere assiso alla destra del Padre significa l'inaugurazione del regno del Messia. Nei confronti del Padre e dello Spirito Gesù con l’ascensione riacquista definitivamente e in modo pieno il suo stato iniziale; nei nostri confronti egli si sottrae alla nostra esperienza fisica, dando così inizio al tempo della fede. Signore del cosmo e della storia, Capo della sua Chiesa, Cristo glorificato permane misteriosamente sulla terra, dove il suo regno è già presente come germe e inizio nella Chiesa; un giorno ritornerà glorioso, ma non ne conosciamo il tempo. Per questo viviamo nella vigilanza, pregando: Vieni, Signore (Ap 22,20).

7. di là verrà a giudicare i vivi e i morti

Questa invocazione che si eleva dalla comunità credente verso il suo Signore è l’ultima parola delle Scritture. L’attesa di questa venuta (parusia) permea il pensiero e la vita delle prime comunità credenti, convinte com’erano che con la morte e la risurrezione di Gesù Dio Padre avrebbe stabilito definitivamente il suo regno di giustizia e di pace in mezzo agli uomini. L’attesa del ritorno non è mai venuta meno nella Chiesa; il Marana tha, polarizza da un lato la sua speranza e, dall’altro, ne definisce e ne condiziona l’atteggiamento nel suo cammino nella storia. C’è quindi in tutta la Chiesa una forte tensione verso il Cristo che viene, i cui segni di presenza, che l’accompagnano nel suo oggi e fino alla fine dei tempi sono dati dalla Parola, quale chiave di lettura della propria storia e dei segni dei tempi che vi si manifestano. Questi gli elementi che rendono presente il Cristo nella sua Chiesa e in mezzo agli uomini, e insieme la spingono fortemente verso quel compimento finale in cui questi elementi assumeranno il definitivo e chiaro volto di Cristo, il punto Omega verso cui la storia è incamminata e dove sfocerà nell’eternità compiuta.

Strettamente legata alla venuta finale di Cristo viene visto il giudizio finale, che coinvolgerà sia i vivi che i morti, cioè tutti. Questo giudizio non va compreso secondo i nostri schemi umani: sarà come un momento di svelamento del nostro essere, del nostro modo di pensare e di operare, di tutto ciò che forma il nostro orientamento esistenziale. Tutto si manifesterà di fronte alla luce divina; sarà il momento della verità, in  cui noi appariremo per quello che realmente siamo nei confronti di Dio e della sua proposta salvifica. Apparirà chiaro il peso del nostro essere vissuti per Cristo o contro di Lui; sarà, dunque, questo il momento in cui Dio farà conoscere il suo pensiero (questo è il giudizio) su tutto il corso della creazione, svelerà compiutamente il suo progetto sulla storia e sul cosmo. Nessuno potrà dire: ‘ma noi non sapevamo’ perchè Gesù è venuto proprio per insegnarci le vie di Dio, per insegnarci  a fare le scelte giuste in vista proprio di questo momento decisivo del nostro vivere. Si compirà cosi il Regno di Dio; i segreti dei cuori saranno svelati, come pure la condotta di ciascuno verso Dio e verso il prossimo; ogni uomo sarà colmato di vita o condannato per l'eternità, a seconda delle sue opere. Si realizzerà così la pienezza di Cristo, nella quale Dio sarà tutto in tutti».
Il nostro mondo passa, finisce; passa anche tutto ciò che impedisce la venuta del regno di Dio; dopo l'ultimo sconvolgimento cosmico di questo mondo che passa, la venuta gloriosa di Cristo avverrà con il trionfo definitivo di Dio nella parusia e con l’ultimo Giudizio. Si compirà cosi il Regno di Dio; e Cristo, con il potere che ha acquisito come Redentore del mondo, giudicherà i vivi e i morti.

8. Credo nello Spirito Santo

Dopo la fede nel Padre e nel Figlio, professiamo la nostra fede nello Spirito Santo, terza persona della Santissima Trinità, adorato e glorificato con il Padre e il Figlio. Dal principio alla fine dei tempi quando il Padre invia suo Figlio, invia anche il suo Spirito che ci unisce a Cristo nella fede, affinché ricevendo la nuova vita di figli di Dio, possiamo, da figli adottivi, chiamare Dio Padre (Rm 8,15).
Spirito Santo è il nome proprio della terza Persona della Trinità; Gesù lo chiama anche  Spirito Paraclito e Spirito di Verità; il NT lo chiama pure: Spirito di Cristo, del Signore, di Dio, Spirito della gloria, della promessa.
Lo Spirito edifica, anima e santifica la Chiesa; Egli ridona ai battezzati la somiglianza divina perduta a causa del peccato e li fa vivere in Cristo, della Vita stessa della Trinità; li manda a testimoniare la Verità di Cristo e li organizza nelle loro mutue funzioni, affinché tutti portino il frutto dello Spirito (Gal 5,22).  Lo Spirito agisce nel cuore dei fedeli per mezzo dei Sacramenti; attraverso i santi segni Cristo comunica alle membra del suo Corpo il suo Spirito e la grazia di Dio che porta i frutti di vita nuova.

9. Credo la santa Chiesa cattolica

Il termine Chiesa designa il popolo che Dio convoca e raduna da tutti i confini della terra, per costituire l’assemblea di quanti, per la fede e il Battesimo, diventano figli di Dio, membra di Cristo e tempio dello Spirito Santo. Essa trova origine e compimento nel disegno eterno di Dio; preparata nell'Antica Alleanza con l’elezione d’Israele, segno della riunione futura di tutte le nazioni, è fondata dalle parole e dalle azioni di Gesù Cristo; fu realizzata soprattutto mediante la sua morte redentrice e la sua risurrezione. Fu poi manifestata come mistero di salvezza mediante l’effusione dello Spirito Santo a Pentecoste; avrà il suo compimento alla fine dei tempi come assemblea celeste di tutti i redenti. La missione della Chiesa è quella di annunziare e instaurare in mezzo a tutte le genti il Regno di Dio inaugurato da Gesù Cristo; essa qui sulla terra costituisce il germe e l’inizio di questo Regno salvifico.
La chiesa si definisce come mistero e sacramento universale di salvezza; è mistero in quanto nella sua realtà visibile è presente e operante una realtà spirituale e divina, che si scorge unicamente con gli occhi della fede; è sacramento universale di salvezza, cioè segno e strumento della riconciliazione e della comunione di tutta l’umanità con Dio e dell’unità di tutto il genere umano.
La Chiesa è il popolo di Dio perché a lui piacque santificare e salvare gli uomini non isolatamente, ma costituendoli in un solo popolo, adunato dall’unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo; i credenti in Cristo, in quanto stretti a lui soprattutto nell’Eucaristia, sono uniti tra loro nella carità, formando un solo corpo, la Chiesa, la cui unità si realizza nella diversità di membra e di funzioni.
Capo di questo corpo è il Cristo; la Chiesa vive di lui, in lui e per lui. Cristo e Chiesa formano il Cristo totale» (sant'Agostino).
Questa Chiesa è una perché ha come origine e modello l’unità di un solo Dio nella Trinità delle Persone; ha una sola fede, una sola vita sacramentale, un’unica successione apostolica, una comune speranza e la stessa carità.
Questa chiesa è santa, in quanto Dio Santissimo è il suo autore; Cristo ha dato se stesso per lei, per santificarla e renderla santificante; lo Spirito Santo la vivifica con la carità. In essa si trova la pienezza dei mezzi di salvezza. La santità è la vocazione di ogni suo membro e il fine di ogni sua attività. La santità della Chiesa è la sorgente della santificazione dei suoi figli, i quali, qui sulla terra, si riconoscono tutti peccatori, sempre bisognosi di conversione e di purificazione.
Questa Chiesa è professata anche cattolica, cioè universale, in quanto in essa è presente Cristo: “Là dove è Cristo Gesù, ivi è la Chiesa cattolica”. Essa annunzia la totalità e l'integrità della fede; porta e amministra la pienezza dei mezzi di salvezza; è inviata in missione a tutti i popoli in ogni tempo e a qualsiasi cultura appartengano.

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