IV di avvento 2014

 

A pochi giorni dal Natale, Maria accompagna la nostra attesa per accogliere il Bambino che ci viene donato. È nel suo grembo che il Verbo si fece carne, in lei che diventa dimora di Dio. La testimonianza di gioia che Maria manifesta è invito a ciascuno di noi a diventare casa accogliente dell'Altissimo.

È la Parola che edifica in noi la casa di Dio, la sua presenza; è l'accoglienza della Parola che costruisce una dimora interiore nella quale abita lo Spirito del Signore; è l'ascolto della Parola a rigenerarci come figli. Nel grembo di Maria la Parola diventa carne, diventa figlio, diventa uomo; la nostra disponibilità ad accoglierla ci permetterà di rinascere, di rinnovare il nostro cuore alle sorgenti della vita, di sperimentare la forza dell'amore di Dio per noi.

Ma quando Dio si fa vicino, quando domanda di entrare nella nostra vita, quando fa irruzione nella nostra esistenza... allora necessariamente bisognerà cambiare. È proprio questo che è accaduto a Maria. Quel giorno, quello dell'irruzione dell'angelo nella sua vita, è stato per lei un giorno decisivo; da quel giorno nulla è stato più come prima. E sono cominciate subito, immediatamente, le difficoltà ...

Senza dissipare l'oscurità del futuro, senza metterla al riparo dai rischi di una scelta così decisiva, Dio l'ha invitata a fidarsi di lui, della sua presenza e del suo amore, dell'azione misteriosa del suo Spirito.

Quel"sì" di Maria è stato decisivo; e non solo per lei ma per tutti noi, per gli uomini e le donne di ogni tempo, per la storia della salvezza, per il futuro dell'umanità. Il Natale, il mistero dell'incarnazione ci fa contemplare l'accasarsi di Dio tra gli uomini e prima di tutto nel grembo di Maria. «Dio entra là dove lo si lascia entrare» (M. Buber).

lnterroghiamoci su come ci stiamo preparando ad accogliere il Signore nella nostra casa, rivolgendo lo sguardo da una parte verso la nostra interiorità e dall'altra verso il volto del prossimo.

L'esperienza di Maria ci insegna come l'ascolto, l'interrogazione, la fiducia, l'accoglienza della grazia e della parola sia il cammino che edifica in noi la dimora di Dio.


 

Il saluto dell'angelo porta una grande gioia, una gioia che viene dall'alto e che rischiara la mente e il cuore di Maria.
Una gioia che l'uomo, da solo, non può darsi e che, pur avendola ricevuta, può perdere con molta facilità.
Il Natale, ormai alle porte, sia come sempre portatore di gioia e di pace. E trovi, come a Nazareth duemila anni fa, persone che si fidano e accolgono il suo dono. E, dopo averlo accolto, lo facciano fruttare.

PREGHIERA

Padre della vita, Tu hai scelto il cuore di Maria
per abitarvi e ti sei innamorato
della sua tenerezza e disponibilità:
rendi anche la vita di ciascuno
pronta ad accogliere la tua Parola
che si fa carne e l'azione del tuo Spirito
ci trasformi dal di dentro, perché tutta
la nostra vita diventi disponibile alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

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