Mercoledì delle ceneri

I PASSI DELLA FEDE
Per vivere la Quaresima e la Pasqua nell’Anno della fede

Comincia la Quaresima; un appuntamento che ci interpella sulle scelte che riguardano la nostra vita spirituale.

Viviamo un po’ tutti decentrati da noi stessi, adescati da cose futili e disturbati da rumori assordanti e da parole invadenti, spesso violente; ci sentiamo soli e derubati di quel poco o tanto di benessere interiore che arricchiva la nostra vita; ci sentiamo distratti, frettolosi, disagiati… certo non felici, nonostante le tante cose che ci arricchiscono e, forse, ci appesantiscono.

Comincia la Quaresima; un tempo decisivo per la nostra vita, per ricentrarla su qualcosa di solido e di stabile, per un cambiamento desiderato e possibile, purché con la nostra disponibilità ci lasciamo cambiare dall’amore di Dio.

La Quaresima è il tempo opportuno per prendersi cura della propria vita interiore, per attendere alla propria anima, per prendere sul serio la propria fede.

Parole desuete come croce, resurrezione, tentazione, preghiera, elemosina possono ancora stimolare la nostra vita, trovare eco nel nostro cuore ed aprirci a cammini di gioia, di vita e di bene.

Si tratta di lasciar cadere, poco a poco, le bende dai nostri occhi per vedere la vita in modo nuovo, per sentire il bene e l’amore, per coinvolgersi in costruzioni che rendono gli altri vicini a noi e noi felici di stare con loro.

È nell’anima, nella nostra interiorità che possiamo ritrovarci e unificare la nostra vita. I quaranta giorni della Quaresima sono un’opportunità, vogliano aiutarci a ricostruire relazioni nuove e vere, in cui totalmente sentiamo di comprometterci perché necessari alla nostra felicità. Relazioni con quell’Unico che può riempirci di amore e di speranza perché Padre nostro; relazioni con gli altri riscoperti fratelli e amici, compagni di viaggio, con noi protesi nella costruzione di un mondo più umano e più fraterno.

Ciò suppone una profonda purificazione da se stessi, una guarigione interiore, un rinnovamento del pensiero e dei sentimenti. Dirci l’un l’altro, davanti al volto di Cristo, che purtroppo non siamo quello che dovremmo essere, che vorremmo essere più capaci di mostrare la bellezza e la forza del Vangelo, che ci piacerebbe testimoniare in modo più evidente la potenza d’amore scaturita dalla croce di Cristo.

È anzitutto questo ciò che siamo chiamati a fare in questa Quaresima.

Il primo passo da fare è quello di percepire con sincera umiltà il bisogno di convertirci. Non esiste fede senza conversione: “Convertitevi e credete al Vangelo!”. È questa la prima parola che Gesù pronuncia all’inizio del Suo ministero; il cammino della fede è un cammino di conversione, cioè di orientamento della vita nella direzione che porta a Dio.

«All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva» (Deus caritas est, 1).

La Quaresima è proprio il tempo opportuno per incontrare questa Persona, che ha un nome, Gesù, che per me ha dato la sua vita sulla croce, che ha insegnato ad amare senza misura, anche quando sembrava impossibile e inutile, anche nella e oltre la morte.

La fede in Dio non è che la risposta al dono dell’amore col quale Dio ci viene incontro; essa costituisce quella personale adesione alla rivelazione dell’amore gratuito e appassionato che Dio ha per noi e che si manifesta pienamente nel Signore Cristo.

Ricevere le ceneri esprime quello che siamo: limiti e pochezze ma anche disponibilità a compiere un cammino per lasciarci ri-creare da Dio, per lasciarci ri-vivificare dal soffio dello Spirito.

Vita nuova, vita di Pasqua, dunque, davanti a noi. Iniziamo il cammino scendendo dentro di noi, nel segreto del cuore; lì incontreremo Dio che ci attende per donarci un cuore buono.

 

 



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